Morfologie n.38 – PROGETTO “SI PUÒ” – Pratiche di “accessibilità” per un turismo senza barriere

A maggio è stato varato il progetto “Si Può” dedicato al tema ‘Tempo libero, turismo accessibile e disabilità’. Un’iniziativa nazionale cofinanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Capofila del progetto APMARR insieme ad AST e UILDM Mazara del Vallo.

di Sabrina Banzato, SocialNet

Con il Progetto “SiPuò” si intende promuovere un modello d’intervento in un settore forse tra i più trascurati dalle pari opportunità, quello dello svago, turismo, tempo libero, sport, cultura e intrattenimento. Lo scopo è di rendere più accessibili tutti questi ambiti anche alle persone con disabilità. Perché, come si legge nel razionale del progetto, «le persone stanno bene […] se possono divertirsi, stare con gli altri, viaggiare, fare sport e se possono farlo al pari degli altri».

Promosso da APMARR (Associazione Persone con Malattie Reumatologiche e Rare), AST (Associazione Sclerosi Tuberosa) e UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) di Mazara del Vallo il progetto, ideato e assistito nel suo sviluppo dall’Agenzia SocialNet (agenzia di servizio sociale nazionale), è supervisionato da un importante Ente Europeo specializzato: CERPA Italia onlus (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità), che da oltre 30 anni si occupa di accessibilità.

Tre le fasi nelle quali è articolato il progetto “Si Può”. La prima riguarda la formazione e la definizione di un modello innovativo di accessibilità e inclusività delle pratiche di turismo e tempo libero, alle quali si accompagna la formazione di personale e volontari dell’ambito turistico, sociale e del tempo libero; seguirà la sperimentazione del modello “SiPuò” per promuovere l’accesso al turismo e alle attività del tempo libero per le persone con disabilità e malattie rare. Infine si provvederà a diffondere questo modello, al fine di rendere un numero sempre maggiore di luoghi, strutture ed esperienze accessibili a tutti, affinché il turismo e il tempo libero diventino esperienze ordinarie anche per chi oggi non ha la possibilità di accedervi regolarmente.

Partito a maggio 2021, il progetto prevede per il mese di ottobre l’avvio del corso di formazione specifico per operatori turistici, preceduto da seminari web gratuiti quali “Progetti ed esperienze di turismo accessibile in Italia”. La partecipazione a questi e altri eventi gratuiti è di cruciale importanza per divulgare il modello “SiPuò” e incamminarsi sulla strada che conduce a pratiche di turismo e svago sempre più alla portata di tutti.

Dopo la formazione, nodo centrale del progetto, verrà avviata la sperimentazione sul campo di quelle che vengono definite ‘pratiche di accessibilità’, per dar corso concretamente a diversi percorsi in varie parti d’Italia. Le persone con disabilità e malattie rare potranno vivere in sicurezza esperienze uniche e finora poco accessibili, insieme alle loro famiglie. Grazie agli enti partner del progetto e ad enti collaboratori esterni, che in tanti hanno già aderito e che sin d’ora ringraziamo, le famiglie e le persone con disabilità potranno viaggiare, scoprire il mare e la montagna, praticare sport, coltivare nuove passioni e stare a contatto con la natura.

Il turismo e il tempo libero devono diventare i prioritari campi d’intervento delle pari opportunità viste le enormi possibilità e gli ampissimi bisogni di tante e diverse persone ad oggi ancora spesso discriminate. Con “SiPuò”, il benessere, l’inclusione sociale e la qualità della vita sono anche divertimento, condivisione d’esperienze, scoperta di luoghi e passioni. Perché tutti hanno il diritto di chiedere qualcosa in più dalla vita, tutti hanno il diritto di vivere facendo diverse esperienze dove desiderano e quando desiderano. Tutti insomma hanno il diritto di essere felici. Anche attraverso un viaggio e lo svago.