MORFOLOGIE 50 – Una pioggia di onorificenze e premi per APMARR

VITA DEL'ASSOCIAZIONE

Una pioggia di onorificenze e premi per APMARR

Prestigiosi riconoscimenti arrivati da più parti hanno allietato l’estate di Apmarr,
che certo non si culla sugli allori, ma prosegue nella sua strada per migliorare giorno per giorno la vita delle persone con malattie reumatiche.
Ma non finisce qui (spoiler…)

In occasione della Festa della Repubblica, a inizio di giugno, Antonella Celano, presidente di APMARR, Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare APS ETS, è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, uno dei più alti riconoscimenti conferiti dal Presidente della Repubblica per meriti acquisiti nel campo delle attività sociali, culturali e umanitarie.
Un prestigioso riconoscimento che premia la sua dedizione pluridecennale nella tutela dei diritti delle persone affette da malattie reumatologiche e rare.
La cerimonia ufficiale si è svolta presso la Scuola di Cavalleria dell’Esercito Italiano, all’interno della caserma Zappalà di Lecce, alla presenza del Prefetto Natalino Manno, che ha consegnato il diploma a nome del Presidente Sergio Mattarella.
“Sono molto felice di aver ricevuto questo riconoscimento, giunto quasi inaspettato e con grande sorpresa – ha dichiarato Celano – ma che testimonia e premia il mio impegno, costante e quotidiano, nel corso degli ultimi 40 anni della mia vita, al fianco delle persone affette da una delle oltre 200 patologie reumatologiche. Un traguardo che desidero condividere idealmente con gli oltre 5,5 milioni di italiani che, come me, convivono con queste malattie croniche”.
Antonella Celano guida da oltre 25 anni l’associazione APMARR, una realtà attiva a livello nazionale che si batte per la difesa del diritto alla salute e il miglioramento della qualità di vita delle persone affette da patologie reumatologiche e rare. Con sede operativa a Lecce, l’associazione lavora per promuovere diagnosi precoci, accesso equo alle cure e sensibilizzazione pubblica su malattie spesso invisibili ma altamente invalidanti.
“È per me motivo di grande orgoglio ricevere questo importante riconoscimento – ha aggiunto Celano – che dedico a tutte le persone che ogni giorno combattono contro il dolore, le infiammazioni e le difficoltà legate alle malattie reumatologiche. È anche uno stimolo a continuare il lavoro che APMARR porta avanti con passione e determinazione da decenni”.
A pochi giorni di distanza, APMARR ha ricevuto anche il premio “Eccellenze in Sanità 2025” (nella categoria “Volontariato in Sanità” per la sezione “Roma Salute”) per il suo impegno nel volontariato e nella tutela dei pazienti reumatologici e per il suo contributo al servizio sanitario italiano.
Il premio, giunto alla sua decima edizione, è stato conferito dalla Fondazione San Camillo Forlanini di Roma, presieduta dal Prof. Eugenio Santoro, su indicazione del comitato scientifico diretto dal Prof. Giovanni Minisola. La cerimonia ufficiale si è svolta a Roma, nella prestigiosa Sala della Protomoteca in Campidoglio e ha visto la partecipazione di numerose autorità, oltre all’adesione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
A ritirare il premio, consegnato a nome della Fondazione, è stata la stessa presidente Celano, che ha commentato con entusiasmo: “È una grande emozione poter ritirare questo prestigioso riconoscimento che premia le buone pratiche attuate all’interno del mondo della sanità italiana. Lo condivido con tutto il consiglio direttivo, i volontari, lo staff, i referenti territoriali e gli oltre tremila soci iscritti all’associazione. Una persona in salute è produttiva a beneficio dell’intera società, ed è in base a tale convinzione che APMARR si impegna ogni giorno per ottenere investimenti maggiori in diagnosi precoce, terapie tempestive e abbattimento delle liste d’attesa”.
Un premio che rappresenta un segno tangibile del valore dell’impegno portato avanti da APMARR e rafforza il ruolo del volontariato come motore di cambiamento e innovazione sociale nel mondo della sanità italiana.
Un ulteriore riconoscimento è arrivato in casa Apmarr in occasione della IX edizione del premio Eccellenze dell’informazione scientifica e la Centralità del paziente, promossa dall’Osservatorio comunicazione medico-scientifica (Ocms) e la cui cerimonia di premiazione si è svolta presso la Sala Alessandrina dell’Archivio di Stato di Roma.
L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti di istituzioni, associazioni di pazienti, società scientifiche e aziende farmaceutiche, tra cui Antonella Parisi (vicedirettrice Archivio di Stato), Giovanni Leoni (vicepresidente Fnomceo) e i membri della giuria Annalisa Scopinaro (presidente Uniamo) e Fabiola Bologna (dirigente medico, già segretaria commissione Affari sociali e sanità).
“Oggi la comunicazione scientifica è fondamentale, come quella diretta tra medico e paziente”, ha commentato Giovanni Leoni, vicepresidente della Fnomceo, che sottolinea quanto sia importante condividere informazioni accurate e accessibili per il benessere di tutti. L’informazione scientifica coinvolge oltre 451mila operatori sanitari, tra cui circa 250mila medici, i principali destinatari di queste comunicazioni. In totale sono stati 45 i premi e 15 premi speciali assegnati a 87 progetti finalisti su 6.721 progetti.  Alla Presidente Celano è andato il premio alla carriera per il costante e appassionato impegno nella tutela dei diritti delle persone con malattie reumatologiche e rare.
APMARR è attiva da oltre 40 anni su tutto il territorio nazionale con l’obiettivo di difendere il diritto alla salute delle persone affette da malattie reumatologiche e rare, spesso invisibili ma fortemente invalidanti. L’associazione ha inoltre rafforzato il proprio impegno anche nell’ambito delle patologie reumatologiche pediatriche, ponendosi come riferimento per le famiglie e come interlocutore autorevole nei confronti delle istituzioni.
Attraverso attività di advocacy, informazione, supporto ai pazienti e promozione della ricerca, APMARR lavora affinché chi soffre di queste patologie ottenga una diagnosi tempestiva, cure appropriate e, soprattutto, il giusto riconoscimento sociale e politico.
In Italia, oltre 5 milioni di persone – quasi il 10% della popolazione – convive con una malattia reumatologica, di cui 700mila in forma grave. Patologie che, se non trattate per tempo, compromettono drasticamente la qualità della vita e producono costi elevati non solo per i singoli pazienti, ma per l’intero sistema socio-sanitario.