MORFOLOGIE 50 – DDL 946: una legge per riorganizzare e potenziare l’assistenza reumatologica

L'ANGOLO DELL'AVVOCATO

DDL 946: una legge per riorganizzare e potenziare l’assistenza reumatologica

L’approvazione del DDL 946 da parte della Commissione Affari Sociali del Senato rappresenta un segnale di speranza, un passo avanti verso un sistema di assistenza più efficiente, equo e centrato sul paziente

di Cristina Saja

Le malattie reumatologiche costituiscono un gruppo eterogeneo di patologie che interessano l’apparato locomotore e spesso anche altri organi e sistemi del corpo. Tra le più comuni si annoverano l’Artrite Reumatoide, l’Artrite Psoriasica, la Spondilite Anchilosante, il Lupus Eritematoso Sistemico (LES), la Sclerodermia, la Gotta e la Fibromialgia. La complessità e la varietà dei sintomi che caratterizzano queste patologie spesso rendono difficile la diagnosi e la gestione terapeutica. È per questo che il DDL si è occupato della classificazione, senza mai trascurare il fatto che l’impatto delle malattie reumatologiche trascende la dimensione del dolore che insieme a disabilità, affaticamento, impatto psicologico e costi socio-economici rappresentano alcune delle conseguenze significative di tali condizioni.

Il Disegno di Legge n. 946, presentato al Senato il 22 novembre 2023 su iniziativa della senatrice Maria Cristina Cantù e altri cofirmatari, mira a riorganizzare e potenziare i servizi sanitari in ambito reumatologico in Italia. Attualmente, è in fase di esame presso la 10ª Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) dal 26 febbraio 2025.

L’impianto del DDL prevede il rafforzamento della rete reumatologica: creazione di una rete integrata ospedale-territorio per migliorare la prevenzione, la diagnosi precoce e la presa in carico dei pazienti affetti da malattie reumatologiche. La valorizzazione della figura del reumatologo: potenziare il ruolo dello specialista reumatologo, in particolare a livello territoriale, per garantire un accesso più tempestivo alle cure. L’approccio integrato alla cura: collaborazione tra reumatologi e medici di medicina generale per assicurare diagnosi rapide e trattamenti adeguati, con l’aggiornamento dei livelli essenziali delle prestazioni (LEA).
Il DDL presta particolare attenzione a quattro patologie reumatologiche: Fibromialgia, Lupus eritematoso sistemico, Sclerosi sistemica, Artrite reumatoide.
Queste malattie sono caratterizzate da un decorso cronico, inevitabilmente invalidante e che frequentemente coinvolge altri organi e apparati (cuore, rene, polmoni, ecc); spesso inoltre sono gravate da un significativo ritardo diagnostico.
In Italia, oltre 5 milioni di persone soffrono di malattie reumatologiche; di queste circa 734.000 presentano forme gravi e invalidanti. Il DDL mira a migliorare la qualità della vita di questi pazienti attraverso: la riduzione dei ritardi diagnostici; l’uniformità delle cure su tutto il territorio nazionale; l’ottimizzazione delle risorse del Servizio Sanitario Nazionale.
Tra gli obiettivi di questo disegno di vlegge c’è anche quello di migliorare l’assistenza socio-sanitaria per i pazienti, con particolare attenzione a: diagnosi precoce, prevenzione delle forme più gravi ed invalidanti; integrazione tra i servizi sanitari ospedalieri e territoriali; potenziamento della telemedicina; sostegno alla ricerca clinica.
Il DDL 946 rappresenta insomma un passo significativo verso il miglioramento dell’assistenza ai pazienti affetti da malattie reumatologiche, puntando su diagnosi precoce, integrazione dei servizi e valorizzazione delle competenze specialistiche. Un diritto che dovrebbe essere già garantito, perché – lo ricordiamo – il principio del diritto di uguaglianza si esplica nell’uguaglianza sostanziale che consente a tutti di avere strumenti per poter vivere dignitosamente. E questo è un dovere dello Stato.
Questo disegno di legge potrebbe insomma rappresentare una tappa significativa verso una reumatologia più strutturata e accessibile a livello nazionale, grazie ad un approccio moderno basato sull’integrazione tra ospedale e territorio, su standard scientifici condivisi e innovazione digitale. L’auspicio è dunque che il Parlamento superi lo stallo attuale e trasformi al più presto il DDL 946 in una legge operativa, capace di garantire pieno riconoscimento, equità e accesso reale ai diritti per tutti i pazienti reumatologici.