L'IMPRESA
Bracciata dopo bracciata, la mia sfida contro la malattia
Compiere la traversata dello stretto di Messina è un’impresa da ‘far tremare le vene e i polsi’. Ma non per Pierpaolo Chiozzini, socio APMARR e appassionato di nuoto di fondo, che ha portato a termine questa prova di forza e di coraggio, lo scorso 30 agosto. Un’impresa che va ben oltre l’ambito sportivo, trasformandosi in un messaggio di determinazione, speranza e consapevolezza per tutte le persone che convivono con una malattia reumatologica
“Per me questa traversata è stato un bellissimo momento di condivisione con i miei compagni di squadra, senza i quali probabilmente non avrei mai partecipato. Convivo con una patologia reumatologica e sono consapevole che ci sono giorni in cui ci si sente più in forma e altri in cui è più difficile. Per questo ho scelto di vivere questa esperienza senza uno spirito agonistico: il mio obiettivo era allenarmi per concluderla, ma soprattutto godermi la nuotata. E così è stato.” Questa la naturalezza con la quale Pierpaolo descrive la sua impresa, neanche fosse stata una scommessa goliardica tra amici. Nonostante un passato da vicecampione italiano di nuoto pinnato di fondo nel 2010 e nel 2011, dopo la diagnosi di malattia reumatica, Pierpaolo aveva momentaneamente abbandonato la piscina. “Sì, avevo messo da parte il nuoto. Ma nel 2021 la diagnosi è stata, paradossalmente, la spinta per ricominciare. Ho ripreso a nuotare in modo amatoriale e mai avrei pensato che, nel giro di pochi anni, sarei arrivato a partecipare a un evento come questo. La vita, come sappiamo, è davvero imprevedibile.” Fondamentale, in questo percorso, è stato il sostegno del team medico del reparto di Reumatologia dell’Istituto Rizzoli di Bologna, che lo segue costantemente. “Mi trovo molto bene con i medici: mi ascoltano, mi seguono con attenzione e, per ogni problema che riscontro, trovano sempre una soluzione. Da quando sono seguito da loro, la mia vita è cambiata. In meglio, ovviamente.” Durante la traversata, Pierpaolo ha scelto di indossare una cuffia con il logo APMARR, un gesto semplice ma dal profondo significato simbolico. “Per me l’Associazione ha rappresentato tanto. Nel mio piccolo, volevo dare voce a chi affronta ogni giorno difficoltà invisibili. Le malattie reumatologiche, purtroppo, sono ancora troppo sottovalutate e poco conosciute. Molti non sanno cosa significhi convivere con patologie che possono essere davvero invalidanti.” Ma quale messaggio vorrebbe dare Pierpaolo alle persone che convivono una condizione simile alla sua? Pierpaolo non ha dubbi e risponde di getto: “Il messaggio che vorrei lanciare alle persone con una patologia reumatologica è di non lasciarsi condizionare dai pensieri negativi e di darsi sempre dei nuovi obiettivi, coltivare passioni, sempre ascoltando il proprio corpo. Così facendo, secondo me, si può ricominciare a stare bene con sé stessi, sia fisicamente che mentalmente.” La traversata di Pierpaolo Chiozzini insomma non è solo una meravigliosa prova atletica. Ma un potente messaggio di resilienza e consapevolezza. l







