REUMAstories, Ilenia e la sua esperienza con l’artrite idiopatica giovanile

Buongiorno, mi chiamo Ilenia ho 27 anni e abito in provincia di Trento, e oggi proverò a raccontare la mia storia.

Tutto iniziò all’età di 3 anni, quando le maestre dell’asilo si accorsero che zoppicavo e che spesso avevo il ginocchio gonfio.
All’epoca qui non sapevano ancora cosa fosse questa malattia, infatti, dopo i primi controlli medici, come prime cure mi fecero assumere importanti dosi di tachipirina. Iniziarono poi i viaggi per gli ospedali con i miei genitori.
Fui ricoverata all’ospedale Niguarda di Milano, dove mi fu diagnosticata l’artrite idiopatica giovanile. E da lì iniziarono le cure con bombe di cortisone.
In pochi anni la malattia mi colpì l’occhio destro, e all’età di 7 anni fui ricoverata per un intervento a causa di iridociclite tramite posizionamento del cristallino artificiale.
I ricordi di quel tempo non sono proprio nitidi ma se ci penso mi vengono in mente le tante giornate passate in ospedale, i dottori che mi coccolavano, i prelievi di sangue e tante visite oculistiche con gocce che bruciavano un sacco.
Non ricordo di aver mai pianto, tant’è che dopo l’intervento mi diedero pure il diploma di grande coraggio. Ero la bambina più piccola del reparto.
Non contenta, nel 2009 ebbi un’altra brutta ricaduta, persi quasi completamente la vista dall’occhio operato, fui colpita da artrosi all’articolazione temporomandibolare (ATM); questa volta iniziai una nuova cura a Padova con Mtx (metotrexato), Arava e Lodotra.

Nel tempo mi sono sempre sentita diversa dagli altri bambini, purtroppo non potevo fare tutto ciò che facevano loro, ma non mi sono mai arresa, sin da piccola sono stata una guerriera e adesso sono pienamente soddisfatta di tutto ciò che ho ottenuto grazie alla mia determinazione.

Ora, fortunatamente, dal 2013, la mia artrite è in remissione, assumo solo Plaquenil, riesco a tenere a bada i dolori che ogni tanto bussano, faccio tanto sport e, come dicono tutte le persone che mi conoscono, i miei punti di forza sono il sorriso e la positività.

Grazie per avermi dato l’opportunità di raccontarmi.

REUMAstories_Ilenia_Lucchetti.pdf