Morfologie n°44 – VISSI D’ARTE – QUELLE SCALE INFINITE COME IL NODO DI MOEBIUS

Palazzo Bonaparte, residenza romana di Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone, ospita la più grande mostra di sempre su Escher con circa 300 opere, tra le quali molte novità

E’ la più grande e completa mostra mai organizzata su Maurits Cornelius Escher (1898-1972), il grande grafico e incisore olandese, vissuto a Roma per ben 12 anni, in un appartamento di via Poerio a Monteverde Vecchio. Ed è per celebrare il centenario della sua prima visita alla Capitale, avvenuta appunto nel 1923, che Palazzo Bonaparte ospita, dal 31 ottobre al 1° aprile 2024, questa mostra-evento che vede esposti i suoi più grandi capolavori. Inquieto, riservato e geniale, con le sue opere, Escher riesce a trascinare lo spettatore in una dimensione immaginifica, nella quale si mescolano arte, design, matematica, fisica e scienza. Le sue incisioni e le litografie, che rappresentano un unicum nella storia dell’arte, hanno conquistato milioni di persone perché parlano un linguaggio capace di arrivare e coinvolgere il grande pubblico. E la mostra romana, con oltre 300 opere esposte, articolata in otto sezioni (Inizi, Italia, Tessellature, Metamorfosi, Struttura dello spazio, Paradossi geometrici, Lavori su commissione, Eschermania) rappresenta un evento eccezionale per completezza, senza cadere mai nel didaliscalico, ma anzi con più di una deroga ‘pop’. In mostra, numerose opere inedite, accanto ai suoi capolavori più celebri, quali l’iconica Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938), la celebre serie degli Emblemata, e tantissime altre.

Dal 1921 Escher si reca più volte in Italia, per visitare la Toscana, l’Umbria e la Liguria, approdando infine a Roma, dove visse per ben dodici anni, dal 1923 al 1935, al civico 122 di via Poerio.

Il periodo romano ha fortemente improntato il suo lavoro degli anni a venire, una profusione di litografie e incisioni soprattutto di paesaggi, scorci, architetture e vedute di quella Roma antica e barocca che lui amava indagare nella sua dimensione più intima, quella notturna. In mostra a Palazzo Bonaparte figura la serie completa dei 12 notturni romani realizzati nel 1934.

La mostra ha ricevuto il patrocinio del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura e dell’Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi. Prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la M. C. Escher Foundation e Maurits, è curata da Federico Giudiceandrea, uno tra i maggiori esperti di Escher nel mondo e Mark Veldhuysen, CEO della M.C. Escher Company. Il catalogo è edito da Skira.

di Maria Rita Montebelli

 

dida foto Maurits Cornelis Escher Vincolo d’unione, 1956

Litografia, 253×339 mm

Collezione M.C. Escher Foundation, Paesi Bassi All M.C. Escher works © 2023 The M.C. Escher Company.