Morfologie n.42 – E-HEALTH – SANITÀ DIGITALE: IL ‘GRANDE MISTERO’

Sanità digitale: conoscerne tutti gli strumenti, comprendere contesto e bisogni per rivedere modelli organizzativi e processi, e individuare nuove soluzioni per l’erogazione dei servizi.

di Italia Agresta

 

 

Il settore sanitario, nel 2022, ha accelerato il percorso di trasformazione digitale, grazie ai fondi a disposizione per supportare le riforme e gli investimenti. Con il nuovo anno l’obiettivo del processo di innovazione sarà porre l’attenzione alla cura, con un approccio olistico.
Sempre più spesso, capita di imbattersi in termini come sanità digitale o eHealth. Indicano in realtà la stessa cosa e cioè l’erogazione di servizi sanitari, utilizzando le tecnologie digitali.
Ma cosa significa in pratica? Utilizzare le possibilità offerte dal digitale consente di erogare un servizio più efficace e di semplificare alcune operazioni (ad esempio prenotazione di visite, richiesta e invio di prescrizioni mediche, richiesta e invio di informazioni relative al proprio stato di salute).
La sanità digitale offre soluzioni efficaci per rendere i servizi dedicati più accessibili ed inclusivi per tutti, ponendo la salute del cittadino al centro dei nostri sistemi sanitari. Un settore sanitario più tecnologico e digitale diventa dinamico avvicinandosi alle persone e può migliorare il processo di cura e assistenza dei pazienti, riducendo le lunghe attese, le ospedalizzazioni ed ottimizzando i costi complessivi.
La telemedicina ha dunque le potenzialità per fornire gli strumenti per facilitare la comunicazione e l’interazione tra il medico e il paziente e tra i medici stessi; abbattere le barriere geografiche e temporali, sopperendo alla non omogenea distribuzione dell’offerta sanitaria sul territorio; permettere alla medicina di raggiungere un maggior numero di persone (soprattutto quelle che vivono in zone remote o con carenti strutture sanitarie); velocizzare le procedure burocratico-amministrative; aiutare il paziente nella ricerca e consulto del medico; semplificare la trasmissione online di esami diagnostici, nel rispetto della privacy; permettere la visualizzazione online degli esami senza perdita di qualità delle immagini; eliminare le lunghe liste di attesa, garantendo la qualità del servizio e assicurando la tutela del trattamento.
L’applicazione efficace e mirata della tecnologia a servizio dei pazienti nel periodo di lockdown è stata molto preziosa e ha permesso di comprendere i benefici per il sistema e per la collettività. Sono state ideate e messe a punto nuove soluzioni salvavita e ausili personalizzati per migliorare la qualità di vita delle persone, il rapporto medico-paziente e l’efficienza delle strutture mediche.
La medicina innovativa e territoriale dal canto suo, potrebbe aiutare a spostare il focus delle cure verso la prevenzione, consentendo diagnosi sempre più accurate e precoci, con trattamenti terapeutici meno invasivi. Questo potrebbe portare a cambiare il paradigma passando da una medicina assistenzialistica, ad una medicina di precisione.
L’e-Health si declina attraverso una serie di strumenti. Ecco una breve analisi dei principali.

Cartella elettronica. Le cartelle di ricovero ospedaliero digitalizzate permettono di centralizzare la gestione delle informazioni nel corso della degenza e di accedere facilmente ai dati, rendendoli condivisibili per tutta l’équipe medica.

Fascicolo Sanitario Elettronico. È il database online che raccoglie i dati sanitari dei cittadini in formato digitalizzato e dà la possibilità di prenotare (e disdire) gli appuntamenti presso le strutture sanitarie pubbliche o convenzionate e di scegliere o cambiare il medico di famiglia. È una cartella elettronica digitalizzata che ingloba tutta una serie di informazioni accessibili e condivisibili dei vari specialisti quali: i dati identificativi e amministrativi dell’assistito; le informazioni del medico di famiglia dal lui scelto; le prescrizioni specialistiche e farmaceutiche; i referti di laboratorio; il profilo sanitario sintetico, redatto e aggiornato dal medico di medicina generale o pediatra di libera scelta. Riassume la storia clinica dell’assistito e la sua situazione corrente conosciuta.
Il cittadino, dal canto suo, ha a disposizione il taccuino nel quale può inserire, a propria discrezione e autonomamente, dati e documenti personali, che reputa di interesse per gli operatori sanitari che lo prendono in cura.
Nel fascicolo si troveranno dunque le lettere di dimissione ospedaliera, i verbali di pronto soccorso, i referti di radiologia, i documenti di esenzione, i referti di specialistica ambulatoriale, i referti di anatomia patologica, le prescrizioni dematerializzate, le erogazioni farmaceutiche e specialistiche, il ‘taccuino’, il dossier farmaceutico, le vaccinazioni.

Medicina preventiva e percorsi di cura ottimizzati. Attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, i dati rilevati in fase di prima visita o controllo consentiranno di rendere più accurata la diagnosi e di definire percorsi terapeutici ottimizzati. Attraverso lo stesso impianto tecnologico è possibile stimare il decorso post-operatorio, identificando i pazienti che hanno maggior probabilità di sviluppare complicazioni e aiutando a predisporre idonee procedure di intervento precoce.

Video consulti. Si tratta di una pratica piuttosto diffusa in Italia: lo specialista, in collegamento con il paziente, ad esempio attraverso una app per smartphone, potrà compiere screening e visite di controllo attraverso una diagnosi di tipo visivo.

Telemonitoraggio. Nel trattamento delle malattie croniche, come le patologie reumatologiche, l’utilizzo di dispositivi indossabili (wearable), in abbinamento ad una App per smartphone, permette di acquisire in tempo reale parametri rilevanti, senza che la persona con patologia debba recarsi dal medico di famiglia o in ospedale.

Monitoraggio dell’aderenza terapeutica. Tramite un’apposita app per smartphone si può creare un collegamento in video con il farmacista e il medico. La persona con patologia cronica può essere così monitorata, verificando che assuma un determinato farmaco al dosaggio prescritto, all’orario stabilito e secondo le modalità indicate.
Riabilitazione e sorveglianza. Nell’ambito dell’eHealth, anche le tecnologie di realtà aumentata e virtuale trovano ampio spazio, soprattutto per quanto riguarda i servizi riabilitativi e la cosiddetta Smart Surveillance dei pazienti psichiatrici, attraverso l’analisi video in tempo reale non solo nelle camere di degenza, ma anche nei corridoi e negli spazi comuni.

Telementoring e remote surgery. Lo sviluppo della chirurgia e del telemonitoraggio da remoto che agevola e affianca gli specialisti.

Droni per il trasporto rapido di organi e sangue

 

Ambulanze connesse. Attraverso una serie di dispositivi è possibile inviare alla centrale operativa e al pronto soccorso dell’ospedale una serie di informazioni relative al paziente durante il trasporto in ambulanza. In questo modo, il personale ospedaliero può conoscere lo stato di salute complessivo del paziente ancora prima del suo arrivo, facendosi trovare pronto ad affrontare l’emergenza.

I sistemi sanitari devono insomma adeguarsi e creare una porta d’accesso digitale che consenta a qualsiasi paziente di navigare facilmente ed essere in grado di gestire le operazioni di routine (es. fissare un appuntamento, pagare un ticket, trovare un medico, avere risposte concrete a domande sulla salute). In tal modo, lo strumento agevolerà l’affidabilità e il senso di fiducia nei confronti del personale medico in maniera controllata e sicura.

Innovare non significa però limitarsi ad acquistare una tecnologia e renderla disponibile, nè fare formazione a tappeto creando nuove strutture senza preoccuparsi di riempirle di significati. Trasformare il SSN porterà ad attuare tutto questo e molto di più: significa, a partire dalla comprensione del contesto e dei bisogni (espressi e non espressi), agire sulla revisione dei modelli organizzativi e dei processi, individuare soluzioni e strumenti a supporto del nuovo modo di erogare i servizi, formare le persone sulle competenze chiave, tutelare le persone e i dati, rendere accessibili i servizi. Per fare questo le associazioni come APMARR entrano di diritto come stakeholder formati ed informati, che possono aiutare il SSN a rigenerarsi.

Gli elementi chiave per tale passaggio saranno: progettazione e revisione dei processi secondo la logica dello Human Centered Design, inglobando tutti gli stakeholder; selezione delle soluzioni tecnologiche abilitanti e supporto nella loro adozione; valorizzazione dei dati attraverso un processo di data strategy e data governance; sviluppo e valorizzazione delle competenze abilitanti nuovi modelli organizzativi; aderenza all’impianto normativo in termini di Data Protection (Privacy by design); valutazione e adeguamento alle normative in materia di sicurezza (Security by design); adeguamento e sviluppo di touchpoint accessibili a supporto dell’adozione dei servizi.
La Connected Health permette di lavorare in modo integrato a partire dalla definizione del modello e della strategia per la realizzazione di un ecosistema di strumenti e servizi di prevenzione, cura e riabilitazione (telemedicina, accoglienza, digitalizzazione PDTA, ecc.), fino alla sua realizzazione attraverso una serie di attività. Queste comprendono il Service Design dei percorsi/servizi (processi, spazi, ergonomia, …) secondo un’ottica human centered, di ridisegno dei touchpoint digitali; la definizione del modello dati logico che abilita i servizi nei diversi touchpoint e soluzioni applicative; la raccolta requisiti di business (organizzativi, logistici, tecnologici, normativi/compliance e sicurezza); la selezione dei partner tecnologici per lo sviluppo/implementazione delle soluzioni abilitanti; la valorizzazione della comunicazione con il paziente (es. service desk), il change management e il project management nel ridisegno dei processi e nell’implementazione delle soluzioni.

Non basta insomma limitarsi a digitalizzare i processi, ma rigenerare il sistema per crearne uno nuovo. L’inserimento delle soluzioni digitali nei Pdta deve rispettare esigenze di efficacia ed efficienza sia clinico-assistenziali che economico-tecnologiche, individuando indicatori adottabili a livello regionale o sub-regionale per monitorare la diffusione delle soluzioni di sanità digitale.

Riferimenti
https://www.salute.gov.it/portale/ehealth/dettaglioContenutiEHealth.jsp?lingua=italiano&id=5491&area=eHealth&menu=fse

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