Morfologie n.41 – ABBANDONARE I CONDIZIONAMENTI PER “RITORNARE A CASA”

Le domande che nascono dopo una diagnosi di malattia rara sono quasi sempre da manuale: e ora cosa mi succederà? A chi mi rivolgo per la cura? Che cosa mi farà questa malattia? Cosa succederà alla mia vita? Morirò? Farà soffrire i miei cari? …potremmo continuare…ma molti di voi hanno già visto molto di questo.

Anche senza rispondere alle domande, è evidente che si genera uno stato d’animo stressante, carico di dubbi che, a catena, generano ansia e preoccupazione. Non tutti sanno adattarsi allo stress dell’evento secondo tempi fisiologici salutari e allora tutto diventa più difficile e sembra insostenibile. Ma poi, per quei fortunati, la vita trova un nuovo senso.

Sì, perché fortunatamente la medicina complementare, sta inoculando semi di pensiero alternativo, suggerendo di porre l’attenzione alla Persona e non solo alla malattia, di cui essa è parte attiva e scultore di nuove dimensioni di vita.

Sono una Terapista Occupazionale e conosco Antonella Celano da alcuni anni. Sento da molto tempo parlare di ‘mettere il paziente al centro della cura’ e non sono mai stata molto d’accordo con questa affermazione che, come molte altre, diventa quasi virale e si incolla come un francobollo sulle brochure di ogni medico.

Ma un giorno, con mia grande sorpresa, sentii Antonella tuonare “basta con questo paziente al centro della cura”, volendo giustamente sottolineare che, al centro della cura, il paziente rimane comunque solo, quasi fosse totalmente responsabile della cura. Condividendo la sua affermazione, ho affinato il concetto che porto avanti da sempre, ossia che non è il paziente da mettere al centro della cura ma, rimettere la persona al centro di sé stessa, oltre la malattia e oltre la cura.

Con questa filosofia opero ogni giorno nella mia professione.

Nella storia della Terapia Occupazionale, si trovano molti temi simili alle antiche metodiche dei medici egiziani, ellenici e romani. Fin dagli albori della medicina, era presente l’attenzione alla persona e non al sintomo che da essa palesava, non esistevano i farmaci ma, modi di prendersi cura dell’anima, della cultura, del pensiero che, nella malattia, decedeva lentamente.

Quando alleno i pazienti o lavoro con loro alla prevenzione, sottolineo per loro una riflessione. Da quando nasciamo, ci insegnano a usare le nostre funzioni fisiche e con l’educazione, impariamo a camminare, a parlare, a contare, a cantare, anche a ballare, a lanciarci con il paracadute, a volte. Ma quando ci viene insegnato a usare le nostre risorse mentali per muoverci nella dimensione delle sue infinite potenzialità di cura endogena? Lasciamo lì la domanda…

Abbiamo una casa oltre la casa in cui viviamo, più intima e complessa, questa casa è la casa nel nostro corpo, di cui il proprietario è la nostra mente, che vive nel nostro corpo, che vive nel mondo. La casa nel corpo la laviamo, la profumiamo, la condividiamo anche, magari la amiamo un po’ di più crescendo, ma ne conosciamo molto poco; ha magici sentieri nascosti, da esplorare guidati dalla proprietà mentale.

Qualcuno sarà anche meglio informato sui materiali che ne compongono la struttura (muscoli), sui pilastri che la sorreggono (ossa), sulle tecniche di manutenzione (alimentazione). Ma converrete con me che questo non basta a mantenerla in salute. Manca qualcosa.

Quanto ascoltiamo il linguaggio che si parla nei territori del nostro corpo? Quanto sappiamo capirne i messaggi? Quanto ci conosciamo dentro? Questa casa la ‘abitiamo’ 24 ore su 24, ma ne conosciamo veramente la mente? La maggior parte di noi non ha molta consapevolezza di tutto questo, se non basilari nozioni di psicosomatica che, lasciatemi dire, se mal compresa, fa più danno che informazione.

Accade che la consapevolezza di questa casa si inizia ad avere quando si accende un allarme. Allora andiamo a cercare dove si è accesa la sirena, in quale distretto lampeggia l’allarme, che pezzo si è rotto, in quale stanza ha ceduto il soffitto.

La maggior parte delle volte, è il dolore il più grande interprete di questa casa, di questo mondo dentro di noi. Questo magico messaggero, ci avvisa che siamo arrivati tardi ai messaggi precedenti, ci avvisa che non stiamo lavorando al meglio per noi stessi.

Quante persone avete sentito dire che si ritengono migliori dopo aver superato un brutto cancro? Sono certa che tutti ne conoscete almeno una. Ecco, quasi tutti rinascono migliori di prima, anche la nostra Antonella, che ha affermato di stare meglio adesso nel suo corpo, di quando stava bene. Forse perché ha imparato a conoscersi?

E allora, perché non impariamo a conoscerci e rientrare in questo contenitore dello Spirito, non solo contenitore di organi, prima che la fatica di vivere giorni saturi di pensieri e preoccupazioni, ci annulli la volontà e la forza di farlo? Raggiungere quel senso di appartenenza a noi stessi, è il primo passo e anche il più complesso, perché prevede impegno, costanza, determinazione, disciplina, sacrificio (dal latino sacrificium, sacer + facere, ‘rendere sacro’ un gesto, un’azione). Sacrificio, fare azioni quotidiane e costanti e renderle sacre e sane, restituisce un tesoro inestimabile in salute e consapevolezza.

Ora, sapendo che parlare è molto facile e agire lo è meno, vorrei lasciarvi un piccolo ‘sacrificio’, da dedicarvi ogni tanto, con sentimento e amore per la vostra casa nel corpo. Registrate sul telefonino questo testo, leggetelo come se raccontaste una fiaba a un bimbo e poi riascoltatelo con le cuffie, in un momento di tranquillità o, per trovarla, se siete agitati. Abbracciando la vostra causa, mi unisco in un saluto grande a tutti i lettori.

Istruzioni:

  • registra sul cellulare, utilizzando i puntini come pause e ricordati di leggerla con la voce che useresti se la stessi raccontando sottovoce;
  • ascolta la registrazione in cuffia da sola o con i tuoi cari, sarà un buon momento di intima connessione con la tua casa interiore;
  • trascrivi su un quaderno le tue intuizioni, disegna (come viene), scrivi, comunque tu voglia rappresentare il tuo viaggio;
  • ripeti l’ascolto per almeno una settimana, per creare una nuova connessione neurale con l’apprendimento, ti sarà sempre più facile andare oltre e avere nuove intuizioni.

 

Senti le mani…man mano ti accorgi che una è più leggera…

Senti con quale mano la tua guida ti vuole indicare la strada in questo viaggio…

Sentile…in quale vuole mettersi il tuo mondo interiore?

Quando senti la mano che contiene il tuo mondo interiore…uniscila all’altra che si farà guidare in questo viaggio dentro di te…

Come due amici che stringono un patto di collaborazione…

Molto bene…ora guarda la mano che ti guiderà …la tua Guida da oggi e per sempre…ogni volta che tornerai a lavorarci insieme…la tua guida è nella tua mano e nella tua voce…

Lascia riposare l’altra mano…dalle il permesso di riposare per questo tempo insieme…abbandonala comodamente…

Solleva la tua mano guida di fronte al tuo viso…guardala…lascia sfocare lo sguardo sulla mano…

Ora lascia che lei guardi te…come in uno specchio…ti vedi…senti che sensazioni provi…

Senti come si sta creando un filo dalla tua mano…al centro dei tuoi occhi…

Ecco…il filo tra gli occhi e il centro della mano…a ogni respiro si fa sempre più corto e la tua mano guida si avvicina al tuo viso…

La mano si avvicina…si avvicina sempre di più e quando lo sguardo sfoca…chiudi gli occhi e…lascia che dolcemente si avvicini…e ti accarezzi il viso…

Di quelle carezze che hai sempre desiderato…

Sentine il calore…una morbida carezza di compassione per la tua vita…

Ecco…con questa carezza…la mano guida…ti porta dentro di te…sempre più dentro di te…

Lascia ora…lentamente…che la mano si posi sulla tua testa…

Ti accarezza la testa…di quella carezza ferma e sicura…che ti fa sentire al sicuro…

Lentamente lascia che scivoli di nuovo sul tuo viso… lascia che si posi sui tuoi occhi…

Ora i tuoi occhi chiusi…vedono…con gli occhi della mente…uno sguardo sincero…puro…

Ecco…così…questa è unione…ora è il momento giusto per entrare nella tua casa interiore…

Ora lasciati guidare…lasciati portare nel viaggio…per scoprire il potere della tua immaginazione…

Quel potere che è dentro di te…quella parte profonda… che sa esattamente cosa è meglio per te…per la tua salute…per la tua serenità…

Alla fine di ogni viaggio…avrai le risposte che ti servono…

Devi solo fidarti della tua guida…l’unica che sa veramente di cosa hai bisogno…

Ora…prendi un grande respiro… e lascialo uscire lentamente…senti la tua guida che inizia a lavorare per te…e scendete insieme…profondamente…in quello spazio che è sotto la tua pelle…

Senti il respiro…che fa salire e scendere il torace…

Senti la parte posteriore del tuo corpo…la nuca…la schiena…i lombi…le gambe…

Scendi giù…fino ai piedi…

Ora…lentamente…risali sulla parte anteriore del tuo…

Le gambe…l’addome…il torace…senti il battito del cuore…

Senti il tuo viso…i muscoli intorno agli occhi e rilassali…

Rilassa anche la mascella…la lingua…

Ogni tensione nel corpo si scioglie…a ogni respiro…

Lascia che la tua guida identifichi un punto sul corpo…quel punto che ha bisogno della tua attenzione…

Lasciati guidare…ascolta la voce del tuo corpo…

Ti parla…ha un messaggio per te…

Sei in ascolto…proprio per questo…può nascere un dialogo dentro di te…tra il tuo corpo e la tua mente…

Sei in quello stato in cui i bambini immaginano e sentono…come quando ascoltavi delle storie…e tu le immaginavi…così come ora…puoi vedere…sentire…ascoltare…

Puoi sentire la temperatura nelle varie parti del corpo…

Puoi sentire tutto quello che accade nel tuo corpo…e come la tua mente ti guida ad ascoltarti…

Ora…non esiste più alcuna separazione…sei in comunione con te…sei dentro di te…

Con gli occhi della mente…guardi dentro te…

Proprio per questo…sei in grado di vedere oltre gli occhi…dentro il tuo corpo…di cosa ha bisogno?…cosa ti sta dicendo?…

Ascolta la sua voce…

Ascolta il suo messaggio per te…finalmente può parlarti…

La sua voce è solo per te…nessun altro può udirla…solo tu…

Ora sai ascoltarti meglio…

Che meraviglia sei…guardati…dopo tutto…sei qui a guardare…ad ascoltare…a darti amore come mai prima di oggi e meno di domani…

È commovente la tua bellezza…

Sei uno spirito unico…in un corpo unico…

E tutto in te è tornato a casa…sano e salvo…

Sei a casa…ora puoi rilassarti come mai prima…perché in nessun posto stai bene come dentro di te…

In nessun posto sai ascoltarti così bene…in nessun posto sei così a casa come dentro di te…

Puoi vedere oltre…

Puoi sentire meglio…

Ora puoi ascoltarti…tutte le volte sarà un viaggio costruttivo…

Era tanto che voleva dirtelo…ma tu avevi altre cose da ascoltare…

Ma ora…sai trovare nuovi modi di prenderti cura di te…

Hai tolto i filtri che ti annebbiavano la vista a nuove soluzioni…

Ora…i tuoi sensi sono potenziati…sensibili…puliti…

Ora percepisci e vedi…oltre ogni ombra…

Ora puoi vedere tutto con altri colori…man mano tutto diventa più chiaro…

Rimani ancora qualche istante in questo stato di potente intimità con te…

(pausa di 30 secondi circa)

Da oggi in poi…sai che puoi trasformare tutto quanto…in nuova vita…

Lentamente riprendi il contatto con il tuo respiro…

Senti come l’aria…entrando e uscendo solleva il torace…e ossigena il sangue e ogni cellula del tuo corpo…

Ora che sai entrare nella tua casa interiore…guarda le cellule vecchie ed esauste…venire trasportate via…fuori da te…

Nuove cellule…giovani e sane…si sostituiscono…tutti i tessuti si rinnovano…

Tutto il sangue è ossigenato…

Tutto dentro di te si rigenera…sano…vitale…

Vitale…come la tua nuova casa…il tuo nuovo corpo…

Ora che la conosci meglio…

Ora che sai come entrarci…vederlo…percepirlo…

Molto bene…ora…lentamente…prendi dei respiri profondi e con i tuoi tempi apri gli occhi e porta con te i messaggi…le consapevolezze…le risposte…

Tornando presente e consapevole delle tue nuove capacità…porta con te lo stato piacevole di benessere…

Ora sai che ogni volta che vorrai entrare in questo spazio…ti basterà ripetere il viaggio per avere nuove intuizioni.

 

Dott.ssa Alessandra Palieri – Terapista Occupazionale