Morfologie n.39 – FISIOTERAPIA L’importanza della riabilitazione nelle malattie reumatiche di Simona Lazzari

Immaginate di essere affetti da una patologia reumatica, talvolta anche rara, e di essere alle prese con le normali attività quotidiane.  Al mattino gonfiore e dolore alle articolazioni ritardano i preparativi. In cucina non si riescono a manipolare pentole e padelle. C’è imbarazzo nelle relazioni sociali per l’aspetto del viso e del corpo.

La maggior parte delle patologie reumatiche ha un grande impatto medico-sociale per la diffusione, la variabilità dei sintomi e la potenziale disabilità. Molti pazienti sono in età lavorativa (il 65% ha un’età compresa tra i 18 e i 65 anni e l’1% ha meno di 18 anni), e questo ha un notevole impatto sociale ed economico. Solo pochi ottengono la riduzione dell’orario di lavoro; il 10% è costretto ad abbandonare il lavoro. E i danni psicologici (stress, depressione), derivanti dalla patologia, non sempre vengono riconosciuti.

Inoltre se non diagnosticate e curate precocemente possono portare alla perdita permanente della funzionalità settoriale e globale.

Oltre che accedere ad una corretta diagnosi e terapia farmacologica, fondamentale è anche imparare a conoscere il proprio corpo, le proprie risorse e gestire la nuova motricità e condizione.

Mentre nelle patologie neurologiche e ortopediche sono stati ben codificati i percorsi terapeutici orientati a ottenere un recupero funzionale ottimale, lo stesso non si può dire per la riabilitazione reumatologica; rari sono ancora i centri e gli specialisti esperti nel trattamento delle malattie reumatiche. Molti professionisti sanitari (medici compresi) non sono neppure a conoscenza delle nuove frontiere della riabilitazione (come la rieducazione cranio-cervico-mandibolare) col risultato che si continuano a praticare e a consigliare tecniche non adeguate e talvolta dannose. La prescrizione dei trattamenti fisioterapici per le patologie reumatiche è spesso molto approssimativa.

La corretta gestione del paziente richiede un’accurata valutazione per definire un programma riabilitativo che tenga conto delle specifiche problematiche e delle aspettative, con l’accortezza di essere pronti a correggere e rimodulare l’intervento in base agli obiettivi raggiunti. Questa modalità di approccio terapeutico non è facile e richiede non solo competenza ed esperienza, ma anche notevole sensibilità operativa.

Diverse associazioni hanno richiesto l’integrazione, una maggiore accessibilità e fruibilità di trattamenti riabilitativi più adeguati e ad alta specializzazione per singola patologia e per stadio, ottenendo risultati efficaci duraturi nel tempo e abbattendo la spesa pubblica e privata.

I trattamenti riabilitativi d’avanguardia e ad alta specializzazione sono indicati nelle più aggiornate linee guida per il trattamento fisioterapico delle patologie reumatiche e sono ampiamente supportati dalla letteratura internazionale. Non esiste un percorso riabilitativo unico. Il programma e il progetto riabilitativo variano a secondo della patologia, dello stadio, dell’età e dei bisogni della persona e vanno di pari passo col trattamento farmacologico e con il supporto psicologico, ottenuto anche dai gruppi di auto mutuo aiuto.

Le persone che si affidano a terapisti esperti imparano a gestire al meglio la loro condizione, riprendendo le attività della vita quotidiana e ritrovando la loro indipendenza. Con il terapista si analizzano le attività quotidiane della persona, si ripensa a un nuovo modo di fare le cose, posizionare il proprio corpo e raggiungere il giusto equilibrio tra riposo e attività

C’è bisogno di un po’ di tempo per abituarsi a questi nuovi approcci. Spesso succede che dopo aver fatto il trattamento le persone pensino che per fare un determinato gesto o attività si abbia bisogno del terapista (dipendenza), altre volte ci si aspetta di tornare a eseguire quel gesto come un tempo (rabbia verso il terapista). È dunque importante spiegare il concetto di nuova motricità, una nuova strategia di movimento funzionale, dipendente dal nuovo riequilibrio e dalla modifica strutturale, causata dalla patologia. Il terapista fornisce soluzioni concrete per affrontare le attività in modo diverso, ma più facile.

È importante dunque sapere che esiste una riabilitazione ad alta specificità terapeutica, che permette di ottenere risultati efficaci e soddisfacenti e attraverso i quali il paziente impara a gestire la sua patologia e le sue risorse, migliorando la qualità della vita e prevenendo deformazioni e incapacità funzionali.