Morfologie n.38 – LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE SOCIALE DI APMARR ‘ – Free Rope’ l’arte di Lorenzo Marini racconta il senso del limite

In occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Reumatiche ha preso il via la quinta edizione della campagna APMARR #diamoduemani.

Cuore del progetto, un intenso spot dell’artista-pubblicitario

di Lorenzo Brambilla

 

Cruciale per aumentare il patient engagement e costruire una vera alleanza tra i pazienti e tutto l’ecosistema della reumatologia è l’alfabetizzazione sanitaria. Per questo Apmarr ha deciso di realizzare una campagna integrata di comunicazione, ideata e prodotta da Lorenzo Marini Group. Un progetto multimediale e multicanale che sta viaggiando da settimane sui media online e offline. “Abbiamo ideato – spiega Lorenzo Marini, fondatore e presidente dell’omonimo gruppo – una campagna multimediale, dal tono empatico ed emozionale. Lontano da stereotipi di pietismo spesso tipici di quest’ambito”. Nello spot, la narrazione della malattia avviene attraverso immagini e fotografie di grande bellezza e raffinatezza. Un racconto simbolico che stupisce, cattura l’attenzione ed emoziona. “Siamo davvero grati a Lorenzo Marini, uno dei più importanti pubblicitari italiani, artista e scrittore – afferma la Presidente Celano – che si è appassionato al tema e ha deciso di offrirci pro bono le sue competenze, realizzando questo bellissimo spot che ci ha appassionato e che speriamo appassioni anche il pubblico”.

Uno spot che è una vera e propria opera d’arte. Attraverso immagini, essenziali nella loro bellezza, comunica con grande immediatezza allo spettatore il senso del limite. Quello che ogni giorno vivono migliaia di persone, limitate nei loro movimenti dalla loro malattia, che Marini ha deciso di rappresentare come delle corde rosse e piene di nodi che legano e bloccano un uomo e una donna. È la corda il vero protagonista dello spot, che si chiama infatti ‘Free Rope’; la corda che trasmette l’angoscia del non potersi muovere, ma anche il senso di libertà, un’ipotesi di speranza e liberazione del momento in cui i nodi si sciolgono e i movimenti riacquistano la loro fluidità. Un messaggio di speranza affidato alla terapia e alla volontà di non arrendersi, di non rassegnarsi. “È uno spot ‘dentro’, un racconto ispirato al ‘limite’ – commenta l’artista – che descrive come ci si sente quando si è affetti da una malattia reumatica. Protagonisti dello spot sono due prototipi di un uomo e una donna, due paradigmi in bianco e nero, che non possono muoversi perché legati da una corda rossa, che rende drammatico il gesto che non possono compiere. Due frammenti bloccati, che siamo noi quando stiamo male. Lo spot racconta in pochi secondi come ci si sente a convivere con una malattia reumatica e cosa cerca di fare APMARR per aiutare i pazienti”.