di Cristina Saja
La recente pubblicazione del Decreto Legislativo n. 62 del 3 maggio 2024, entrato in vigore il 30 giugno 2024, segna un’importante svolta per le persone con disabilità, inclusi i pazienti affetti da patologie reumatologiche. Questa riforma ridefinisce la condizione di disabilità e introduce nuove procedure di valutazione e sostegno, mirando a garantire un maggiore accesso ai diritti e ai servizi per i cittadini con disabilità.
Le novità riportate all’interno del decreto. La disabilità viene ora intesa come una compromissione duratura fisica, mentale, sensoriale o intellettiva che incide nei vari contesti di vita (sociale, scolastica, lavorativa). Per i pazienti reumatologici, questo significa un riconoscimento più preciso delle limitazioni funzionali legate a patologie croniche come artrite reumatoide, lupus o spondilite anchilosante. Sulla base di questa premessa esplicitata in termini chiari, sono state poi introdotte alcune novità.
È stata definita una nuova terminologia: parole come ‘handicap’ o ‘portatore di handicap’ sono state sostituite da ‘condizione di disabilità’ e ‘persona con disabilità’, in linea con la normativa internazionale, promuovendo un linguaggio più inclusivo. Le locuzioni ‘sostegno elevato’, ‘sostegno molto elevato’ e ‘sostegno intensivo’ sostituiscono le ‘situazioni di gravità’ e le ‘disabilità gravi’ o ‘gravissime’.
Inoltre, vengono introdotti nuovi parametri per la valutazione di base e multidimensionale e vengono semplificate le procedure. In particolare, la valutazione di base, affidata all’INPS, riconoscerà la condizione di disabilità attraverso l’uso delle classificazioni internazionali ICF e ICD; la valutazione multidimensionale, effettuata da un’Unità di Valutazione Multidisciplinare, elaborerà un ‘Progetto di vita’ personalizzato, considerando bisogni fisici, psicologici e sociali.
In tal modo, l’INPS diventerà l’unico ente titolare del riconoscimento della disabilità, eliminando le visite di revisione per chi ha una condizione stabilizzata e l’integrazione con il Fascicolo Sanitario Elettronico garantirà un accesso semplificato ai certificati medici e alle valutazioni.
La Fase sperimentale, che prenderà il via dal 1° gennaio 2025, coinvolgerà inizialmente 9 province: Brescia, Trieste, Forlì-Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari. L’adozione su tutto il territorio nazionale è prevista per il 1° gennaio 2026.
Le implicazioni per i pazienti reumatologici. Questa riforma rappresenta un passo avanti significativo per i pazienti affetti da malattie reumatologiche, che spesso affrontano difficoltà nel riconoscimento della loro condizione di disabilità. I principali benefici saranno: un sistema di valutazione più equo che considera l’impatto funzionale delle patologie croniche; un processo semplificato di riconoscimento della disabilità, evitando visite ripetute e inutili; maggiori opportunità di accesso a sostegni personalizzati attraverso il ‘Progetto di vita’. Grazie a queste innovazioni, i pazienti potranno godere di un supporto più adeguato e inclusivo, con conseguente miglioramento della qualità di vita e della partecipazione sociale. l