Pazienti reumatologici, il diritto all’assistenza sia equiparato a quello dei malati oncologici. CReI, APMARR APS e ANMAR inviano lettera al ministro Speranza

Collegio Reumatologi Italiani

Riportiamo di seguito il testo integrale della lettera indirizzata al ministro della Salute On. Roberto Speranza, a firma del Dott. Angelo De Cata (presidente CReI), Antonella Celano (presidente APMARR APS) e Silvia Tonolo (presidente ANMAR), per chiedere di equiparare il diritto all’assistenza dei malati reumatologici, affetti da patologie autoimmuni e a rischio aumentato di complicanze infettive, a quella dei malati oncologici perché anch’essi immunodepressi e fragili.

Gent.mo Sig. Ministro della Salute
Roberto SPERANZA

Gent.mo signor Ministro,
riceviamo attraverso i nostri organi regionali segnalazioni continue sui disagi che tutta l’utenza dei malati reumatici sta vivendo in questo momento, e siamo tutti tesi con voi nell’arginare l’emergenza del Covid che minaccia di sopraffare il nostro SSN, considerando il momento talmente importante e nodale, per cui condividiamo e reputiamo necessaria ogni attenzione di prevenzione e di azione che Ella dispone per arginare i contagi e curare i tanti casi della pandemia in atto che necessitano di ricovero ospedaliero.
Ci permettiamo però di segnalarLe che i tantissimi pazienti affetti da gravi forme di malattie reumatiche, immunodepressi e in condizioni cliniche non buone, in moltissime Regioni hanno perso completamente i loro riferimenti reumatologici presso gli ospedali. A questo si aggiunge che la complessità della loro gestione lascia l’utenza completamente sguarnita ed abbandonata a sé stessa, in un momento in cui nessun altro medico (MMG, Territorio) può loro erogare una prestazione. Le facciamo notare che molti di questi pazienti “gravi” sono affetti da patologie rare e per la maggior parte poco conosciute ai medici generalisti, nonché in trattamento con farmaci immunosoppressori e pertanto ancora più a rischio di complicanze infettive.
Al Sud, ove già poco esisteva in questo specifico e moderno settore assistenziale, abbiamo le segnalazioni più disagevoli: a Potenza la UOC ha perso i locali dedicati al ricovero, a Benevento i locali e i medici, tutti destinati a strutture Covid come a Vercelli, a Cagliari, Sassari, Bari, Foggia, Asti, Milano (Ist. Monzino), e la lista è molto più lunga. In tutto il Sud non esistono più reumatologi che possano operare nella propria specialità al servizio delle urgenze della propria branca.
Ci permettiamo pertanto di chiederLe di fare il possibile in Suo potere per equiparare il diritto all’assistenza dei malati reumatologici, affetti da patologie autoimmuni e a rischio aumentato di complicanze infettive, a quella dei malati oncologici perché anch’essi immunodepressi e fragili. Chiediamo di avere spazi per assistere i nostri malati reumatici all’interno di aree Covid-free e di reumatologi che possano assisterli, non inserendoli tutti e d’emblée nelle assistenze ai Covid.
Le chiediamo perciò che pochi reumatologi, in ogni struttura di Reumatologia presente in Italia, possano restare a disposizione dei propri pazienti senza turnare per il momento nei reparti di assistenza Covid, al fine di poter essere a disposizione dell’utenza reumatologica. In questo modo sarà possibile garantire il monitoraggio di migliaia di pazienti in trattamento con farmaci immunosoppressori e con farmaci biotecnologici, al fine anche di evitare l’increscioso switching non medico, e garantendo così ai nostri pazienti la continuità terapeutica e la dignità di cura.
Allo stesso tempo, metteremo a disposizione di tali strutture il software per la Telemedicina e il Teleconsulto, ed attraverso le locali Associazioni dei Malati Reumatici convoglieremo l’utenza reumatologica, laddove possibile, verso tale tipo di consulto.

Eguale richiesta, se Ella reputa opportuno, sarà recapitata ad horas ai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome ed ai relativi Assessori alla Salute, forte del Suo parere. Ogni dirigente reumatologo a sua volta presenterà al proprio Direttore Generale eguale richiesta.
Certi di ottenere la Sua attenzione su questo principio che tanto hanno a cuore la nostra Società Scientifica e le Associazioni dei Pazienti, e per l’intero bene della comunità dei malati reumatologici, cogliamo l’occasione per inviarLe i nostri voti di stima per quanto sta facendo.

Roma, 25/10/2020

Collegio Reumatologi Italiani (CReI) – Il Presidente Dott. Angelo De Cata
Associazione Nazionale Malati Reumatici (ANMaR) – Il Presidente Sig.ra Silvia Tonolo
Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare (APMARR) – Il Presidente
Sig.ra Antonella Celano

 

Pazienti-Reumatologici_Lettera-al-Ministro-Speranza_25-10-2020.pdf